sabato 1 dicembre 2007

Cieli di Formigine

come rondine fra le nuvole
lui vola lontano
arde di vita, profuma di libertà
fende l'aria in cerca di un tetto
costruisce una casa ovunque si posa

e l'abbandona

quando soffia il vento dal mare
quando il sale dei ricordi brucia sulle sue ali

come nido vecchio anch'io
rimango in attesa del vento dal mare

leggero mi lascio cadere su un prato
un sorriso bambino mi scorge
risplendo negli occhi dello stupore
mi scaldo in piccole mani e con esse
dondolo corro volo e mi poso

di nuovo


giovedì 19 luglio 2007

so che ci sei.. e che mi leggi

Tesoro mio,
mi manchi tanto anche tu.

Mi mancano quei giorni passati assieme
fra i corridoi dell'università..
Mi mancano le risate a Villa Torlonia..
i nostri abbracci teneri
e le tante ore rubate allo studio..
Mi mancano le nostre prese in giro di DanniuDà..
i sassi che gli mettevamo nello zaino..
le panzane che gli raccontavamo e i nostri occhi innocenti
mentre ci reggevamo il gioco a vicenda..
Mi mancano quei giorni.. la freschezza di quei sentimenti,
la gioia nel prendere un treno e nel venire a stare da te..

Io che rubavo il profumo di tuo babbo
e che per farti ridere ti dicevo quanto mi piaceva..
Tuo babbo.. (=^ ç ^=)

Quelle notti che abbiamo dormito nella tua stanzetta,
tutti e quattro assieme, accampati con i sacchi a pelo..
Io con lo scaldasonno che tua mamma mi aveva preparato..

Quelli sono stati i giorni in cui ho dato i miei primi baci,
so che lo sai.. o lo ho sempre immaginato.

Erano baci rubati.. ma teneri..
innocenti anche loro..
freschi e pieni di una paura che poi..
non mi ha più accarezzato come allora..
e che non ho mai dimenticato.

Come posso dimenticarti?
Non voglio.

Francesca sei lontana ora, ma so che mi leggi..
so che ti senti confusa ed il tuo cuore fatica a correre leggero
nella terra dei canguri.. fra i koala e i grattacieli,
li dove ti trovi..
Sono sicuro però che puoi sentire il mio abbraccio,
perchè noi due non ci siamo mai perduti
e non accadrà mai. Te lo prometto.

Ti aspetto Franci, tornerai un giorno e presto, lo so,
e ci riabbracceremo.. ti farò accarezzare la mia barba e
regalerò un profumo a tuo babbo.. glielo devo..

Andremo a trovare Daniele e canteremo in macchina assieme
quella stupida canzone che piaceva solo a noi due.. te la ricordi?
"When Susanna Cries"..
Eravamo bellissimi noi tre assieme e lo siamo ancora Francesca.

Siamo bellissimi.


Ti voglio bene, non piangere più.
Mauro

mercoledì 13 giugno 2007

congratulazioni Bruno

scrivo solo poche righe stamattina, giusto il tempo di un sorriso.

sono felice per te Bruno, per il riconoscimento che ti è stato assegnato, per il piacere costante di ritrovare fra le tue pagine i miei sorrisi più innocenti e per la gioia che ogni volta mi avvicina a te ed ai tuoi libri. fonte di ispirazione, nutrimento per la serenità.

non posso dimenticare come alcune tue parole siano state per me compagne fedeli ed aiuto inaspettato in delicati momenti di fragilità. modello per l'uomo che vorrei essere, tenere carezze per la memoria di un'infanzia già adulta.

sono felice per te Bruno e lo sono anche per me,
perchè mi scopro emozionato ora a parlare di te.

grazie di cuore, Mauro.




(nella foto Bruno Tognolini, vincitore della 26^ edizione del premio Andersen come miglior scrittore per l'anno 2007) (foto di Daniela Zedda, dal sito di Bruno Tognolini)


http://www.geocities.com/tognolini/index-it.html
http://www.andersen.it/premio_andersen_2007/premiazione.html

sabato 9 giugno 2007

Art Attack!!

prima..



dopo...


(questo cavolo di blogger mi rovina il mio capolavoro.. si vede na chiavica hi hi hi) ^^




venerdì 1 giugno 2007

Gaspare maggiolone cacone..


..da qualche giorno mi girava per la testa l'idea di presentare, di tanto in tanto, qualche "tenero" amichetto dei miei pomeriggi passati in balcone ad intossicarmi i polmoni..

fra tutti il più carino (fino ad oggi.. beninteso) era Gaspare (o dovrei dire è Gaspare.. visto che è ancora vivo e vegeto.. almeno credo..) il maggiolone che da giorni dorme poltrone sulle rose di mia mamma..

non è che mi capita spesso di vedere i maggioloni verdi, dicono che vivano solo in luoghi dove l'aria è pulita dall'inquinamento delle città. in effetti io abito nell'estrema periferia romana e qui non è che si percepisca molto lo smog della capitale.. però di maggioloni qui se ne son visti sempre pochi, anche quando ero bambino.

Gaspare era il primo dopo tanti anni a scegliere il nostro balcone come luogo preferito dove passare le sue giornate in posizione yoga, immobile in apparenza per ore ed ore.
sempre sullo stesso fiore da giorni, con la pioggia e con il sole, Gaspare non si è mai mosso..
stamattina non so quale colpo di genio mi ha preso.. ma deve avermi fatto parecchio male 'sto colpo perchè per tutta la giornata ho avuto stampata sul viso un'espressione fra lo schifato e l'incredulo.
mi sono avvicinato a Gaspare senza neanche troppo mascherare la mia presenza, tanto quel maggiolone sembrava stecchito o mummificato da giorni e non dava affatto l'idea di spaventarsi con facilità.
armato della macchinetta digitale anteguerra di mio padre ho cercato di fargli qualche scatto sfidando il tempo vomitoso che da giorni c'è qui a Roma..

non pago delle foto sfocate che avevo fatto (da quella macchinetta già è un miracolo se si riescono a distinguere i colori..) e stuzzicato dalla curiosità di toccare quel cioccolatino di Gaspare.. ho deciso di prenderlo con una mano e di tenerlo su un dito, magari ne sarebbe venuta fuori una foto artistica.. ho pensato.



l'impresa è andata liscia come l'olio.. Gaspare è rimasto praticamente immobile per tutto il tempo che lo tenevo con la mano.. fino a quando non lo ho posato sul dito indice e mi stavo preparando a fargli una foto.. già col sorrisetto ebete di chi pregusta il capolavoro che ne sarebbe uscito fuori.. proprio orgoglioso di quella genialata che mi era venuta in mente..

è allora che Gaspare, mortacci sua, s'è svegliato.

io non so a chi è mai capitata questa cosa.. di sicuro io non ho mai sentito nessuno finora lamentarsi per quello che oggi è capitato a me.. non credo ovviamente di essere il primo ne l'ultimo.. però cazzo non pensavo proprio che mi sarebbe successa una cosa così..

Gaspare dalla sua posizione yoga si è di colpo destato e.. non so se stimolato dal dolce tepore della mia mano o magari dallo spostamento d'aria improvviso.. non so.. e non mi interessa poi molto sapere il perchè.. ma..

Gaspare mi ha cacato sul dito.

CHE SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

una smerdata arancione quasi fosforescente.. una cosa di uno schifo mai visto .. e poi lungaaa, una salsicciona arancione lunga quasi quanto Gaspare stesso.

per qualche secondo son rimasto come pietrificato con la paura che di li a qualche attimo avrei avuto i conati proprio sul balcone..

povero Gaspare,
che volo gli ho fatto fare.

non so ora su quale fiore il mio maggiolone allieterà, col suo morbido peso, lo scorrere delle ore.
l'ultima immagine che ho di lui è quella di una pallettina verde scaraventata ad una velocità isterica verso le foglie dell'albero giù in giardino..

povero Gaspare,
maggiolone incontinente..

martedì 15 maggio 2007

Ma insomma!!



...e per fortuna che mi ero riproposto di liberare i pensieri...

torno a scrivere poche righe dopo una vita di silenzi.. un pò me la sto cercando anche io.. un pò è anche questo piccì del diavolo che mi sta lentamente abbandonando..

pure lui..

...e per fortuna che avevo detto basta coi patetismi...

Ma si dai, liberiamo qualche pensiero senza capo ne coda.. così, in maniera casuale..
leggera.

Ieri sera ho scoperto finalmente perchè fra i miei due mici estiste una differenza così sostanziale che non trovava prima una spiegazione che mi soddisfacesse..
Va bene che ogni gatto ha il suo carattere e che non tutti i mici si comportano allo stesso modo.. ma La Susy è proprio una bestia in confronto a Lupp..
e vabbhè lo dico con affetto, mi sono affezionato parecchio anche a quella peste bubbonica malefica della Susy.. però diavolo son proprio gatto e cane..

(ovviamente il cane lo interpreta Susy.. 11 anni in meno del mio Luppone eppure sembra uno di quei Gremlins dei film, dopo che ha mangiato pollo fritto passata la mezzanotte.. un film dell'orrore, trash in aggiunta).

Insomma dicevo.. ho capito che la differenza fra i due non può che essere genetica.. Susy di certo NON E' UN GATTO!

ok magari adesso qualcuno che capita in questa paginetta mi dirà.. "bravo coglione.. magari sarà una gatta". Va bene. Accetto la precisazione.. ma io mi riferivo a ben altro..

Quella bestia strana non è un felino!


Ne ho preso pienamente coscienza ieri mentre la vedevo che cacciava una enorme zanzara maschio.. il mio Luppone di solito quando si mette a caccia di mosche o altri insetti sfortunati che mi capitano in casa, oltre a dare di matto saltando ovunque, poco prima della "presa", o della mossa di karate che stende inesorabilmente l'insettaccio, emette dei rumorini teneri dalla bocca.. un brontolio strano biirrii buurruu.. ora non saprei come ricrearlo ma la sensazione che dà è esattamente quella di un gatto educato che prima di ammazzarti ti chiede il permesso.. quasi un pò intimidito dal gesto che sta per fare.. come se, in fondo, ti stesse per chiedere scusa..

(fa lo stesso ovviamente anche quando gli urlo come un isterico mentre ruba il cibo dal tavolo o mentre lecca le padelle sporche dal lavello della cucina..)

Il mio Lupp è un gran signore.

Uno di quei mici da cassonetto ma con qualche gene british inside.. ok rimane pur sempre un gatto da cassonetto e quindi lo trovi che smucina nella pattumiera o che piscia nei vasi (almeno quando era cucciolo lo faceva spesso) o che ti vomita sul copriletto pulito.. però lo fa con stile.

La Susy, da quando è in casa mia, mi ha depresso il gatto (Lupp)

Lo intimidisce, lo molesta, lo tratta come un idiota ed abusa di lui.. povero il mio Luppone..

E' piccola ma in pochi mesi ha già imparato tutto quello che un delinquente impara sulla strada in 18 anni di vita e gli basta un niente per sottomettere il suo "compagnuccio di giochi" e ridurlo alla depressione..

(cucciolooooo, Luppino vieni da papà!!)

Ieri sera, dicevo, la Susy si è messa a caccia di questo zanzarone.. Per una volta mi son sentito fiero di lei.. queste bestie volanti mi fanno ribrezzo, sono enormi hanno queste zampe lunghissime e volano sempre come se avessero fumato hashish per tutto il giorno.. come degli idioti..
Le davo man forte e la seguivo nei suoi svolazzamenti (quelli della gatta ovviamente, non della zanzara) all'inseguimento del mostro.

Ad un certo punto si è fermata e ha puntato la sua vittima.

Mi aspettavo che uscissero da lei i rantolini teneri e un pò frocetti del mio Lupp.. e invece..

ORRORE!!!!

Ha iniziato ad aprire e chiudere i denti (digrignosi, sottolineo) a sbatterli fra loro (come fosse un lupo delle foreste mentre ringhia) e ha emesso un suono stranissimo.. che mi ha fatto sobbalzare e (GIURO!!) mi ha fatto chiamare subito mia madre perchè volevo che anche lei fosse testimone della scoperta.. (insomma qualcuno poi poteva pensare che gli antidepressivi mi hanno del tutto fumato il cervello.. invece mia madre ancora ci ride sopra a quella scena).

'nsomma per farla breve Susy quando attacca fa un verso tipo un ghigno ka-ka-ka-ka-ka (da pronunciare con un pò di bava in gola.. -che schifo diamine-) come Linda Blair nell'esorcista.. "vuoiiii ssssaaaaapere cosa ha ffattttto tuaa figliaaa shahhhhhhhhh")

La Susy NON E' UN GATTO!!

Sarà una mezza specie di iena ridens o una faina o che cazzo ne so..

ma è STRANA..

diamine se lo è.

domenica 15 aprile 2007

tornare a veder le stelle la sera

..da qualche giorno son tornato a veder le stelle di sera.

In effetti mi son mancate.

Non credevo di aver perduto qualcosa di così intimo come tutti quei lunghi momenti che ho trascorso osservando le stelle o le cime dei pini davanti casa, di sera, mentre fumavo le mie sigarette..

Non pensavo neanche che il gracchiare delle cornacchie potesse tornare a farmi compagnia, invece che dar solo noia, come quando li sentivo da dentro la mia cameretta .. magari chino sui libri..

libri che da qualche tempo mi aspettano sconsolati e prendono solo polvere..
ma la loro attesa darà qualche frutto prima o poi,

ne son certo.

Da qualche giorno ho ripreso a fumare e non solo la sera.

Quei lunghi momenti però, che passo in balcone ed osservo la luna o le nuvole che si muovono o il vento che spintona i pini spumosi del giardino.. son momenti ritrovati e a cui avevo, da molto, dato il mio addio..

Dentro di me spero ogni volta che questa possa essere solo una parentesi breve, soltanto un voler tornare a salutare i miei vecchi compagni di solitudini serali..

Fumare, e non solo la sera, ha subito risvegliato in me tutti quei malanni da cui mi son voluto allontanare due anni fa, l'aiuto che richiedo ora alle mie amiche sigarette porta con sè un pegno enorme da pagare, un fardello a cui conto di rinunciare presto..

appena non avrò più bisogno di un aiuto a cui appoggiarmi.

Ma in tutto c'è sempre un lato positivo se lo si vuol guardare, c'è sempre uno scorcio di serenità che aiuta a mantenersi saldi.

Son quelle nuvole che corrono o le rondini nel cielo azzurro, il profumo del bucato fresco steso in balcone e l'attesa..

..l'attesa per la civetta timida che si mostra solo qualche giorno l'anno.. o per il riccio scalatore che supera il muretto del giardino e passeggia sull'asfalto notturno del parcheggio, picchettando con le unghiette delle sue zampe come se portasse i tacchi.. questa attesa e la sorpresa, quando viene premiata, son rari momenti impagabili di sorrisi o di inquietudini bambine..

..la civetta è grande e si posa sempre su uno dei pini del giardino e con le sue ali enormi mi fa sempre arretrare verso l'interno del balcone.. ma è bella, magica, regale e misteriosa..

il riccio è tenero. E' un bambino o un pupazzetto da voler accarezzare, sculetta tutto mentre corre, e non si direbbe ma è velocissimo davvero.. è un dono di ilarità genuina e di fascino prezioso..



in quei due metri quadrati che danno sul mondo, un pò io mi uccido ed un pò ritrovo Dio intorno a me..

in passato, così come ora, i miei alberi e le mie stelle hanno custodito gelose le mie preghiere e le mie speranze..

venerdì 6 aprile 2007

il rumore dei tuoi passi


Il primo passo o la prima orma vorrei lasciarla senza pensarci troppo sopra, altrimenti sono sicuro che, conoscendomi, non metterei nulla per iscritto o tutto comunque suonerebbe studiato, organizzato o limato..
tutte cose che mi riprometto di non fare in questo mio nuovo spazio verde..


quello che vorrei è un posticino dove non farmi troppe pippe mentali su come quello che scrivo possa apparire a chi legge..
voglio ritrovare l'aria fresca della spontaneità e dell'ingenuità.. e l'amore per le idee veloci, immediate e non ingabbiate..
per me che son sempre stato fin troppo pigro per veder correre i pensieri.. lenti e appesantiti anche loro..


voglio un posto dove volermi bene senza retoriche, senza patetismi compiaciuti, dove ritrovare magari qualche amico o dove accoglierne qualcuno di nuovo... magari




magari.